Tra una fantasia eroica che s’ispira ai grandi (e universali) temi di questo genere letterario, e una fantasia eroica che si rifà a situazioni tipicamente nazionali, Anna Rinonapoli ha scelto quest’ultima soluzione con risultati a dir poco inediti e sorprendenti.
Gli episodi che compongono il romanzo ciclico Cavalieri del Tau e che hanno per protagonisti diretti e indiretti i cavalieri-monaci di quest’Ordine a metà strada tra il reale e l’immaginario, si svolgono infatti in un’Italia dell’XI-XII secolo, epoca in cui il cristianesimo era vissuto in maniera diversa da oggi, in cui il “miracolo” era all’ordine del giorno e non costituiva un evento del tutto fuori dalla realtà, in cui l’opposizione al Maligno era quotidiana, ed in cui l’uomo viveva immerso in un “universo simbolico”. I protagonisti di queste storie sono dei “puri di cuore”, guerrieri, nobili, ma anche popolani e diseredati, che sanno “vedere il miracolo”, e per questo diventano degli “eroi”.
Il risultato è una heroic fantasy del tutto atipica nel panorama internazionale, che però conferma le potenzialità “nazionali” di questo genere letterario. Cavalieri del Tau diventa così un importante punto di riferimento per quegli autori italiani che intendono portare il loro contributo al genere.