Un dardo sfreccia nella notte
verso un uomo in piedi su un altare che sta parlando a una platea di
capi barbari riuniti per ascoltare la
sua proposta politica, questo è l’incipit della storia.
Silanio, comandante di un forte romano sopravvissuto a un assalto dei catti, viene utilizzato da
Hadgan, il capo degli assalitori,
per portare a termine una missione pena l’esecuzione dei legionari
sopravvissuti. Silanio parte per la
sua missione e attraversa un mondo ermetico e caotico nella sua natura barbara, contrapposta all’ordine romano. Giunto al termine
della missione, non tutto va per il
verso giusto e la verità emerge nel
momento più tragico. Tra i capitoli in cui il comandante romano
è protagonista, ambientati nel 21
d.C., altri capitoli rievocano la vita
di Arminius attraverso fatti storici
e artefatti. Le due linee narrative si
riuniscono alla fine del romanzo,
dove vengono chiarite le circostan-
ze relative alla morte di Arminius.
Nel romanzo è presente una
corrispondenza fittizia tra romani che cercano di capire le ragioni
dei barbari, contrapposte a quelle
dell’Impero (da qui l’origine del
titolo), e il mito di Arminius ancora ricordato dalle truppe ausiliarie
nelle loro storie narrate attorno ai
fuochi.