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L'AUTORE

Bio-Bibliografia



LE OPERE

Dialoghi tra diritto, letteratura e politica

Europa senza statualità

L'isola di Ventotene. L'Europa e lo Stato

La lezione di Antonio Rosmini-Serbati







Francesco Petrillo

L'ISOLA DI VENTOTENE

L'Europa e lo Stato


L'isola di Ventotene. L'Europa e lo Stato

     L’equivoco del Manifesto di Ventotene è l’equivoco dell’Europa: pensare di costruire un’unità giuridica e politica della società civile prendendo le mosse da astratte idee federaliste, prive di adeguato supporto scientifico e storico.
     Il Manifesto propone un’Europa senza Stato, prescindendo di considerare la rilevanza del concetto di Stato nelle fondamenta della cultura europea, dove l’eccezione anglosassone si pone come conferma della regola dello Stato piuttosto che come sua negazione.
     Nonostante le teorie di Edward Coke e John Locke prevalgano nelle scelte politiche del Regno Unito su quelle di Thomas Hobbes, padre del moderno concetto di Stato, nessuno studioso e nessun politico europeo, o, persino, americano possono prescindere del tutto, argomentando sulla politica, dalla statualità.
     Rossi e Spinelli, durante la Seconda Guerra mondiale, provano a pensare, da Ventotene, una comunanza di popoli legata insieme da ideali diversi da quelli tradizionali della storia politica europea, proponendo un sistema difficile da gestire, anche per la classe politica futura, educata a ben altre forme di pensiero e di azione, quelle statuali, appunto, e pertanto non in grado di far funzionare, fuori dalla statualità, l’economia e, soprattutto, la finanza. L’aporia e il vulnus di Ventotene presto diventano l’aporia e il vulnus dell’Europa.




[ISBN-978-88-3305-640-1]

Pagg. 50 - Euro 7,00


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