Un mazzo di fiori non è solo un viaggio nella propria interiorità: l’Autore, animato dalla fiducia nella parola poetica, ricerca piuttosto il senso del proprio e dell’altrui esistere, all’insegna della consapevolezza della precarietà dei sentimenti e delle maschere che ogni vivente sperimenta nel viaggio verso un futuro insidioso e, nello stesso tempo, affascinante.
Sembrano essere due le stelle polari che orientano il cammino del poeta: l’amore e la ricerca inesauribile della verità. Ecco, allora, che il percorrere il sentiero sacro della poesia e la meditazione su concetti fondamentali dell’alchimia offrono una e, nello stesso tempo, più chiavi di interpretazione della realtà umana, oggi, come sempre, resa problematica dall’apparente perdita dei valori della Tradizione.
La poesia di Pavoni si configura, infine, come il tentativo di offrire al lettore una raccolta di pensieri che, nelle intenzioni dell’Autore, sono fiori in grado, da una parte, di gratificare la comune appartenenza al genere umano e, dall’altra, di stimolare la riflessione su temi universali spesso trascurati, in nome di visioni del Progresso non sempre animate dall’amore per la Bellezza.
In copertina: Gino Berardi, Astrazione floreale 2 (2016)