|
Friedrich Reck-Malleczewen
IL RE DEGLI ANABATTISTI
Storia di una rivoluzione moderna |

Il re fa requisire allegramente tutto per la propria tavola,
stipa i suoi depositi con provviste sufficienti per un anno intero,
deruba i poveri e con i suoi cortigiani e con il suo harem siede
davanti a prosciutti e salsicce, mentre nelle cadenti case addossate
ai bastioni si registrano i primi morti per fame... Quanto più
si allunga l’arco del sole nel cielo, e quanto più si alza nel suo
viaggio stagionale, tanto più il nutrimento dei cittadini si fa turpe,
ripugnante e animalesco. A maggio essi giungono al punto di
ingoiare i dorsi di cuoio delle legature dei libri che la furia battista
non è riuscita a bruciare e, pur di mettere qualcosa negli intestini,
violentano l’esofago con il cuoio degli stivali e preparano brodaglie
con pezzi di corregge; le condiscono con il grasso delle
candele fuse. Anzi, poco prima della fine di Sion, faranno cose
inaudite: essiccheranno lo sterco di vacca e arrostiranno sui loro
focolari lo sterco umano raccolto nelle latrine sulle rive dell’Aa...
Ma la raccolta dei rifiuti lungo l’Aa non segna ancora il fondo
della loro degradazione: fuori tra gli assedianti, e anche nella città,
corre di bocca in bocca una voce orribile che si rifiuta di tacere
e compare sui giornali e sui fogli che informano l’impero sul
folle regno di Dio.
La voce, cioè, che i cittadini di Münster mangino carne
umana; la voce che essi sulla piazza della cattedrale dissotterrino
i corpi dei giustiziati spolpandone con i denti le ossa rotte. Ma la
voce più orribile è quella secondo cui i genitori uccidono e mettono
in salamoia i loro bambini; un sopralluogo avrebbe fornito
la prova di pentole piene dell’orrendo contenuto...
Pag. 264 - £ 3.500
|
Iscriviti alla nostre 
|